Cassa in deroga,Dati disoccupazione, Piaggio, Lavoro in Nero,Il Comune di Savona chiede aiuto ai volontari, Treni, sanità, AMT Genova.
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sabato 30 novembre 2013
venerdì 29 novembre 2013
La Rassegna Stampa della crisi : Venerdì 30 Novembre
Tecnocivis, Ferrania : risorge la fabbrica delle pellicole,Fac, Camusso a Savona, dati disoccupazione Savona,scioperi selvaggi amt genova
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giovedì 28 novembre 2013
Giovedì 28 Novembre Incontro con il presidente della Lega delle Cooperative
Il
Presidente della Lega delle Cooperative di Savona ha ricevuto una
nutrita delegazione dell'Unione dei Senza Lavoro Savonesi.
Nel corso dell'incontro, durato quasi due ore, sono state sviscerate diverse problematiche, tese ad individuare possibili percorsi di soluzione al problema della disoccupazione che attanaglia la nostra
provincia.
Con concreta sincerità Mattia Rossi ha ribadito che l'idea della cooperazione sicuramente porta con se potenzialità da sfruttare, soprattutto se non ci si limita a ragionare solo in termini di cooperative di lavoro che offrono servizi; ma se si allarga la visione anche alle cooperative di comunità o di utenza. Tali potenzialità tuttavia non possono non fare i conti con un sistema economico in crisi e che non offre concrete prospettive di sviluppo, e non possono essere considerati come delle bacchette magiche o soluzioni immediate e salvifiche al problema occupazionale.
La Legacoop ha garantito ai disoccupati organizzati una concreta disponibilità a verificare possibili soluzioni a specifiche situazioni di crisi aziendali o a eventuali possibilità offerte da occasioni o bandi a cui ,gruppi di lavoratori in cerca di occupazione, volessero partecipare in forma collettiva.
L'Unione dei Senza Lavoro Savonesi nel ringraziare la cortese disponibilità a fatto presente che non mancherà di continuare a sollecitare tutte le forze economiche, politiche ed istituzionali sul
tema, ovviamente nell'ottica di riuscire ad ottenere una inversione dei modelli fallimentari proposti fino ad oggi, fallimenti il cui prezzo grava proprio sulle loro spalle.
Nel corso dell'incontro, durato quasi due ore, sono state sviscerate diverse problematiche, tese ad individuare possibili percorsi di soluzione al problema della disoccupazione che attanaglia la nostra
provincia.
Con concreta sincerità Mattia Rossi ha ribadito che l'idea della cooperazione sicuramente porta con se potenzialità da sfruttare, soprattutto se non ci si limita a ragionare solo in termini di cooperative di lavoro che offrono servizi; ma se si allarga la visione anche alle cooperative di comunità o di utenza. Tali potenzialità tuttavia non possono non fare i conti con un sistema economico in crisi e che non offre concrete prospettive di sviluppo, e non possono essere considerati come delle bacchette magiche o soluzioni immediate e salvifiche al problema occupazionale.
La Legacoop ha garantito ai disoccupati organizzati una concreta disponibilità a verificare possibili soluzioni a specifiche situazioni di crisi aziendali o a eventuali possibilità offerte da occasioni o bandi a cui ,gruppi di lavoratori in cerca di occupazione, volessero partecipare in forma collettiva.
L'Unione dei Senza Lavoro Savonesi nel ringraziare la cortese disponibilità a fatto presente che non mancherà di continuare a sollecitare tutte le forze economiche, politiche ed istituzionali sul
tema, ovviamente nell'ottica di riuscire ad ottenere una inversione dei modelli fallimentari proposti fino ad oggi, fallimenti il cui prezzo grava proprio sulle loro spalle.
La Rassegna Stampa Della Crisi : Giovedì 28 Novembre
Area di Servizio S.Crustofor,Olmo,Fac,OCV,Museo della pellicola, La guerra dei treni tra Liguria e Piemonte.
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mercoledì 27 novembre 2013
La Rassegna Stampa della crisi : Mercoledì 27 Novembre
Piaggio, caso amianto Genova,Accise benzina,taglio treni pendolari
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martedì 26 novembre 2013
La Rassegna stampa della crisi : martedì 26 Novembre
Ferrania Solis,Rodriquez, Autogril S. cristoforo : 15 licenziamenti, Soggiorni marini per anziani : Tagliati i fondi, Liguria : i conti peggiori d'Italia
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lunedì 25 novembre 2013
La Rassegna Stampa della crisi : Lunedì 25 Novembre
Ferrania Solis,Corsi di sostegno, IRPEF Liguria,Trasporto pubblico Genova : Bamdo da 5 Miliardi
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domenica 24 novembre 2013
La Rassegna Stampa della crisi : Domenica 24 Novembre
Museo della pellicola Ferrania,Incidente Omg operaio fuori pericolo,Tecnocivis, Le fabbriche storiche all'asta in Cina, TPL : Carcare dice no a nuovi soldi,Il natale della crisi, La Regione vende a Mosca i goielli immobiliari.
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sabato 23 novembre 2013
La Rassegna stampa della crisi : Sabato 23 Novembre
Ferrania Solis,Fruttital, Tecnocivis, Bombardier, Treni, Sciopero AMT Genova, Fincantieri
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Il nostro intervento al IX congresso provinciale di Rifondazione Comunista
Innanzitutto
grazie per averci invitato a questa giornata,l'invito ad un congresso
di un partito non è cosa scontata e frequente, soprattutto se
rivolto ad un collettivo come il nostro è appena nato;ma non per
questo poco determinato o poco esposto.
Molti
di voi conoscono la storia del nostro collettivo, le nostre tappe, in
alcuni casi persino il nostro retroterra culturale.
Il
nostro non sarà un intervento di circostanza;ma come siamo abituati
a fare metterà i piedi nel piatto di ciò che è il risultato e la
concretizzazione delle politiche sul lavoro che sono state portate
avanti in questi anni,delle quali noi subiamo le conseguenze.
Lo
facciamo dal palco del congresso di un partito politico, scadenza che
rappresenta il punto più alto del dibattito e dell'agire politico
strategico di qualsiasi organizzazione,che rappresenta o vuole
rappresentare un'idea di società, di collettività di prospettive
per milioni di persone.
Il
nostro percorso iniziato in luglio, ci ha portati alla stesura di una
piattaforma rivendicativa che è stata presentata il 27 settembre
nella sala mostre della Provincia.
Questa
piattaforma è il risultato di un lavoro collettivo, ponderato e che
delinea le possibili vie d'uscita ad una situazione di
disoccupazione, precariato,umiliazione,emarginazione, perdita di
dignità che è il frutto delle sciagurate politiche intraprese in
questi anni.
Siamo
la testimonianza concreta del fallimento delle politiche e delle
strategie entro le quali si sono consumate tutte le crisi industriali
di questi anni. I vari accordi di programma, i vari piani per il
rilancio di questa o quella fabbrica sono tragicamente e
inesorabilmente falliti; producendo uno scenario nel quale imprese e
imprenditori d’assalto fanno scempio del tessuto economico,
industriale e sociale del territorio attingendo a piene mani anche a
denari e aiuti pubblici, abbandonando migliaia di persone al
loro destino di esuberi o ‘di rifiuti’ della società.
Siamo
qui a dire che la disoccupazione non è una piaga inevitabile; ma una
conseguenza delle politiche economiche finalizzate a garantire il
profitto di pochi.
Queste
politiche hanno assunto i toni della devastazione sociale ed
economica con il pacco Fornero confezionato dal cosiddetto governo
tecnico sostenuto da PDL-PD-UDC alle quali si sono silentemente
adeguate le parti sociali e sindacali confederali assicurando la pace
sociale che ha permesso di approvarle senza colpo ferire.
La
devastazione in termini occupazionali e strategici dei provvedimenti
licenziati da questo esecutivo non ha paragoni. La riforma
Maroni,sulla quale si concretizzò una ben più elevata opposizione
sociale, risulta oggi poca cosa rispetto a quella sfornata
dall'esecutivo Monti-Napolitano.
Oggi
noi siamo qui anche a rappresentare e a denunciare pubblicamente lo
scempio prodotto da questi provvedimenti , e chiediamo a chi ha
responsabilità di governo a qualsiasi livello, se abbia chiaro cosa
voglia dire essere precario,disoccupato, essere condannato alla
povertà a vita senza alcuna possibilità occupazionale.
Se
abbia chiaro cosa voglia dire essere oggi un vaucerato, prestatore
d'opera a chiamata,o essere titolare di contratti di collaborazioni
occasionali accessorie. Stiamo parlando di contratti a 10 € ora
con ritenute del 25% ,comprensivo
dei contributi per la gestione separata Inps (13%), della copertura
assicurativa Inail (7%) e di una quota di spese del servizio
(5%).pari ad un netto di euro 7,50.
i percettori di ammortizzatori sociali non possono superare l'importo
totale di 3.000 euro l'anno. Se abbia presente come si possa sentire
un lavoratore che va in tabaccheria a riscuotere il suo salario da
fame, come un gratta e vinci,come una lotteria. Se abbia presente
l'umiliazione alla quale siamo sottoposti, quarantenni,
cinquantenni,sessantenni,giovani, che di questi contratti hanno
bisogno. Se abbia presente i risvolti previdenziali che queste
tipologie di contratto hanno insiti. Questi contratti di caporalato e
sfruttamento schiavizzato delle persone aprono una partita
previdenziale in gestione separata, che si potrà ricongiungere con
le posizioni da lavoratore dipendente solo a 67 anni. Se si ha
presente cosa significhi il superamento della mobilità e l'entrata a
regime dell'ASPI. Che dimezza i già insufficienti livelli monetari
della mobilità e ne dimezza la durata.
Se
si ha presente cosa significhi non percepire un centesimo per 5
mesi,mentre imposte e tasse locali,oltre a cambiare nome tutti i
giorni per spargere cortine fumogene,continuano ad aumentare.
La
vergognosa e umiliante vicenda della cassa in deroga è li a
testimoniare tutto questo.
Altresì
chiediamo come si possa pensare di continuare con una sequenza
paurosa di chiusure di siti produttivi , di espulsioni dal mondo del
lavoro, di licenziamenti collettivi che pongono la nostra provincia
ad una percentuale del 25%.Questo asseriva Pasquale, alcune settimane
fa dai quotidiani locali.Queste percentuali pongono la nostra
provincia in fondo alle già tragiche statistiche della
disoccupazione Italiana. Come si può continuare ad asserire che ci
sarà crescita con un aumento della disoccupazione.Come si può
continuare a inscenare finte crisi di governo,finte dimissioni,finte
decadenze, usate come armi di distrazione di massa , con il fine di
far passare l'aumento dell'iva e della pressione tributaria e del
massacro sociale in atto?
Come
si può continuare nella logica della spendig-review che continua a
privatizzare i servizi basilari quali scuola,sanità,trasporto
pubblico,costringendo milioni di persone come noi a non curarsi.Come
si può continuare a svendere e privatizzare il patrimonio pubblico a
favore dei soliti noti generando continuamente esuberi e
licenziamenti?
Noi
una risposta a queste domande ce la siamo data, e siamo convinti che
chi ha votato e sostenuto questi provvedimenti,così come chi a
questi non si è opposto,non lo ha fatto per errore;ma lo ha fatto
coscientemente,sapendo esattamente dove questi provvedimenti andavano
a colpire.
Non
neghiamo quindi una profonda delusione nei confronti del teatrino
della politica partitica, che tutti i giorni alimenta e contribuisce
ad aumentare il divario con il paese reale, a sancire una spaccatura
che è ormai insanabile.
Noi
abbiamo iniziato un percorso e un cammino che ci ha portato ad
esprimere solidarietà ai lavoratori della Cabur,di Fruttital, della
Bombardier, e di tutti quei lavoratori che lottano per il proprio
posto di lavoro.
Vogliamo
sottolineare la completa mancanza di una strategia politica e
sindacale che abbia come obiettivo la difesa dei posti di lavoro, la
loro riconversione,la riconversione industriale finalizzata al
mantenimento occupazionale. Oggi si parte sempre con l'accettare come
dogma il fatto che il lavoro non ci sia per tutti, che le crisi non
possano che produrre contrazione occupazionale e precarizzazione.
Non
c'è oggi in provincia una sola crisi industriale che non abbia
prodotto esuberi e licenziamenti di massa.
Oggi
non si può più affrontare le crisi industriali a comparti stagni,
oggi la desertificazione industriale che è sotto i nostri occhi è
globale, e deve essere affrontata con strategie globali e collettive.
Non c'è più un solo comparto industriale ed economico che stia
tenendo.
Riteniamo
che il problema occupazionale debba essere affrontato in relazione
alle fasce di età e sia necessario un poderoso intervento pubblico
finalizzato a garantire uno sbocco occupazionale a migliaia di
persone in stato di ‘non lavoro’.
Ci
siamo dichiarati disponibili da subito a fornire le nostre
prestazioni lavorative a tutti, anche a tutte le amministrazioni
pubbliche che vorranno attivare con noi un percorso che abbia come
obiettivo l’uscita da questa nostra condizione di ‘non lavoro’.
Lasciamo
alla politica il compito di risponderci. Ma non accettiamo più che
la politica risponda sempre con le stesse 'non risposte', con le
solite favole,le solite narrazioni. Se il patto di stabilità è un
vincolo, non lo abbiamo voluto noi, se la normativa non prevede
alcune azioni quali dare risposte ai disoccupati,allora quella
normativa la si deve cambiare questo è il compito della politica se
la politica vuole dare risposte! Trincerarsi sempre dietro la
risposta non si può perchè mancano i soldi,perchè il patto di
stabilità che lo impedisce per noi non sono più risposte
accettabili. I soldi li trovi la politica togliendoli a chi su questa
crisi continua a lucrare.
Rivendichiamo
un lavoro e una occupazione, vogliamo tornare ad essere lavoratori
che onestamente vogliono vivere del proprio lavoro.
Un
paese che sceglie di sacrificare le proprie risorse, le proprie
intelligenze, i giovani, il proprio patrimonio tecnico e culturale
alla speculazione bancaria, finanziaria ed economica, che sperpera
risorse pubbliche negli armamenti e in opere faraoniche inutili, è
un paese che nega un futuro ai propri cittadini.
Non
accettiamo che ci si dica che il lavoro non c’è, che occorre
aspettare e attrarre investimenti diminuendo il costo del lavoro e le
condizioni lavorative.
Serve
una programmazione economica e strategica che risponda alle reali
necessità collettive traguardando la piena occupazione.
Cosa
chiediamo
- Richiesta di erogazione della CIG in deroga per tutti gli accordi sottoscritti. In caso di mancata erogazione valutiamo la possibilità di una ‘class action’ nei confronti dei sottoscrittori degli accordi e del governo.
- I nuovi insediamenti produttivi previsti(Noberasco,Toshiba e altre) dovranno attingere personale al 70% dalle liste di inoccupati attraverso i centri per l’impiego.
- Riacquisizione, da parte dei centri per l’impiego, delle funzioni svolte dagli uffici di collocamento con l’obiettivo di redigere graduatorie oggettive all’interno delle liste di collocamento con un controllo da parte dei disoccupati.
- Verifica diretta delle politiche di reclutamento per i nuovi insediamenti e dei profili professionali richiesti.
- Elaborazione, da parte delle Amministrazioni Pubbliche, di Progetti di Lavori di pubblica utilità finalizzati a disoccupati, lavoratori in CIG e Mobilità che garantiscano un reddito netto mensile pari alla soglia di povertà riconosciuta. L’integrazione dovrà aumentare al diminuire degli ammortizzatori sociali riconosciuti. I lavori di pubblica utilità dovranno garantire un reddito pari alla soglia di povertà anche a chi non è coperto dagli ammortizzatori sociali.
- Rottura del Patto di stabilità ed esclusione dai vincoli monetari imposti agli avanzi di amministrazione delle spese finalizzate a progetti di lavori di pubblica utilità rivolti a persone in cassa integrazione , mobilità o disoccupati.
- Percorsi formativi ‘on the job’ o ‘training on the train’ cioè da svolgersi contemporaneamente alla nuova ricollocazione occupazionale.
- Confisca aree, attrezzature e impossibilità di vendere macchinari per tutte quelle realtà di crisi/ristrutturazione il cui saldo occupazionale risulti pesantemente negativo.
- Restituzione degli aiuti monetari pubblici erogati alle imprese che hanno generato licenziamenti di massa con redistribuzione delle risultanze a favore di Progetti di Lavoro di pubblica utilità.
- Ripristino dei criteri di maturazione dei diritti di pensionamento ante riforme Fornero e Maroni.
- Erogazione di finanziamenti a cooperative o imprese fondate da disoccupati, lavoratori in cassa/mobilità aventi come scopo di impresa la manutenzione/valorizzazione del territorio (Turismo,Agricoltura,Zootecnia...) con copertura di eventuali commesse di parte pubblica.
- Politiche riguardanti la casa e l’abitare. Rivendicazione di fitti agevolati e/o sostegno all’abitare mediante baratto di lavoro, riqualificazione a scopo abitativo delle strutture pubbliche IACP .
- Revisione del calcolo ISEE con esclusione della casa di abitazione e attualizzazione del reddito effettivamente percepito nell’anno.
Su
questi temi interroghiamo continuamente le amministrazioni e la
politica. Oggi noi aspettiamo da questi soggetti delle risposte.
Chiediamo che si schieri e dica apertamente da che parte sta. Se
dalla parte di chi coscientemente, scientificamente continua a
raccontare che la causa dei nostri problemi sono i privilegi di cui i
lavoratori hanno goduto, o se dalla parte di chi oggi viene escluso
da qualsiasi tipo di reddito e condannato ad una 'non vita'.
Se
sta dalla parte del patto di stabilità che condanna, come nel
recente caso della Sardegna alla devastazione del territorio,che si
concretizza dopo la speculazione, o se dalla parte delle vittime di
queste scelte.
Se
dalla parte di chi, come noi rivendica , un poderoso intervento
pubblico sulle politiche del risanamento ambientale e
territoriale,magari attingendo dall'enorme serbatoio dei
disoccupati,dei precari, fornendo loro una speranza di vita, o se
dalla parte di chi di dice che i disoccupati non possono fare certe
attività perchè non hanno l'abilitazione a farlo.
Noi
ci siamo dichiarati disponibili con il presidente della provincia di
Savona, il presidente della regione Liguria, la protezione civile
regionale, il signor prefetto di Savona,a partire subito per la
Sardegna , ci siamo messi a disposizione perchè quanto è accaduto
in Sardegna, come in Liguria prima, e in tantissime parti del
territorio nazionale, è l'ennesimo esempio che le politiche ottuse
del non lavoro , del pareggio di bilancio, del non intervento
pubblico a salvaguardia del sistema economico,industriale e
paesistico nazionale ci sprofondano in un percorso senza ritorno.
Oggi
noi abbiamo indetto una mobilitazione, un presidio in Piazza Mameli
per le ore 17.30 a sostegno e in solidarietà dei lavoratori del
trasporto pubblico genovese, delle municipalizzate genovesi che
stanno difendendo il loro posto di lavoro opponendosi alle politiche
delle privatizzazioni e della precarizzazione che genera
licenziamenti di massa.
Invitiamo
tutti voi a partecipare a questo presidio che rivendica un semplice
diritto
Costituzione
Italiana Art. 4
La
Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e
promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.
Ogni
cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e
la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al
progresso materiale o
spirituale della società.
La
politica,le amministrazioni, chi governa su questo deve rispondere.
Rimaniamo
in attesa di chi vorrà darci risposte interrompendo questo fragoroso
silenzio sui temi sollevati.
A
nome dell'Unione dei Senza Lavoro di Savona vi auguriamo sinceramente
buon lavoro e buon congresso.
venerdì 22 novembre 2013
Presidio di solidarietà e contro le privatizzazioni in Piazza Mameli sabato 23 novembre alle 17,30 a Savona
MANIFESTIAMO CONCRETAMENTE IL NOSTRO SOSTEGNO AI LAVORATORI LIGURI IN LOTTA PER DIFENDERE IL LORO POSTO DI LAVORO E CONTRO LA PRIVATIZZAZIONE DEI SERVIZI PUBBLICI.
Le
privatizzazioni applicate in Italia in questi anni hanno portato a
notevoli riduzioni dei posti di lavoro, ad un peggioramento dei
servizi forniti, ad un pesante aumento dei costi degli stessi a
carico degli utenti.
Ferrovie,
poste, servizi idrici, trasporto aereo e marittimo, dovunque lo
stesso risultato.
Queste
politiche aumentano la disoccupazione di massa che espelle milioni di
persone dal mondo del lavoro amplificando sfruttamento , precarietà
e caporalato.
Per
questo siamo al fianco dei lavoratori autoferrotranvieri di Genova e
La Spezia, cui inevitabilmente seguirebbero quelli savonesi se la
privatizzazione diventasse realtà, non per generica solidarietà ma
perché ne condividiamo obiettivi e determinazione.
Emergenza alluvione in Sardegna : La lettera inviata a Presidente della Provincia, della Regione e al Sig. Prefetto di Savona
Spett.
Amministrazioni provinciale e Regionale
Illustrissimi
Presidenti
della
Provincia di Savona Angelo Vaccarezza
della
Regione Liguria Claudio Burlando
Spett.
Protezione civile regionale
Illustrissimo
Sig. Prefetto di Savona
Di fronte
alla immane tragedia che ha colpito la popolazione sarda ed il
territorio, il collettivo dell'Unione Dei Senza Lavoro Savona si
rende disponibile, da subito, a partecipare attivamente ad ogni
iniziativa che gli enti preposti (protezione civile
provinciale, regionale o altre strutture), intenderanno attivare nei
luoghi disastrati al fine di portare un aiuto concreto atto a
fronteggiare l'emergenza in atto, mettendo a disposizione non solo un
contributo fisico ma anche le diverse pluriennali esperienze
professionali.
Per eventuali contatti o
comunicazioni udslsv@gmail.com
tel 3356172960
Con
l'occasione porgiamo distinti saluti
Savona
21 Novembre 2013
Unione
dei Senza Lavoro Savona
La Rassegna stampa della crisi : Giovedì 21 Novembre
Maersk, Coop, Savona : 200 famiglie povere, crisi e regali, crisi morde le serre, solidarietà dalla Liguria, PIL,Jolly Nero, Il Gabbiano : Regolamento sulle pulizie
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mercoledì 20 novembre 2013
La Rassegna stampa della crisi : Mercoledì 20 Novembre
Delegazione dell'Unione Dei Senza Lavoro Savona al consiglio provinciale, Provatizzazione dei bischi, Trony
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martedì 19 novembre 2013
Martedì 19 Novembre : Una nostra delegazione al Consiglio Provinciale
A seguito della richiesta di incontro da noi inoltrata all'amministrazione provinciale il 29 ottobre 2013, alla quale non è seguita alcuna risposta, il nostro collettivo aveva già deciso di presenziare al primo consiglio provinciale in programma. Così Martedì 19 Novembre alle ore 15 una nostra delegazione ha presenziato ai lavori del consiglio.
Prima dell'inizio della seduta il presidente Angelo Vaccarezza ci ha reso noto che per disguidi alla nostra richiesta non erano seguite risposte formali;ma ci ha comunicato che saremo convocati e ci verrà comunicata la data.
Attendiamo quindi di sapere la data della convocazione.
Prima dell'inizio della seduta il presidente Angelo Vaccarezza ci ha reso noto che per disguidi alla nostra richiesta non erano seguite risposte formali;ma ci ha comunicato che saremo convocati e ci verrà comunicata la data.
Attendiamo quindi di sapere la data della convocazione.
La Rassegna stampa della crisi : Martedì 19 Novembre
Fac,Reefer,rientrati gli esuberi Tirreno power,Fraschieri, I sentieri dell'Alta Via, Ipercoop, Fondi europei per ricerca e innovazione, Spending review : Genova a rischio 200 dipendenti ASL,Mobilità anche per gli statali taglio da 32 miliardi nel pubblico impiego.
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lunedì 18 novembre 2013
La Rassegna Stampa della Crisi : Lunedì 18 Novembre
Fincantieri, Feudalesimo dei consumi, Consumi a picco, Medici di Famiglia in via di estinzione
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domenica 17 novembre 2013
La Rassegna Stampa della Crisi : Domenica 17 Novembre
Baglietto, Fac, Emergenza abitativa : Arte non ha i soldi per ristrutturare, Liguria maglia nera :la ripresa che non si vede.
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sabato 16 novembre 2013
La crisi ,la disoccupazione e gli stereotipi
Spesso
gli effetti della crisi e della disoccupazione conseguente, sono rinchiusi in
immagini stereotipate di questi fenomeni. Non è raro infatti che la
disoccupazione la si definisca e la si declini secondo schemi e tipologie che
hanno l’effetto di non comprenderne a fondo sia le caratteristiche che la
composizione.
Così
si assiste al fatto che la disoccupazione la si intenda esclusivamente
giovanile, o solo degli ultra cinquantenni, o esclusivamente relegata al lavoro
dipendente, o ancora un risultato della poca voglia e poca propensione,per non
dire pigrizia, da parte di chi la vive al ‘reinventarsi’ giorno dopo dopo
giorno.
Spesso
si dimentica che la crisi colpisce varie ‘classi’ e strati sociali, interi
comparti della struttura economica e sociale di interi paesi. Che colpisce e
interessa anche i comparti che si consideravano essere l’eccellenza della struttura
imprenditoriale e strategica del tessuto economico. La decimazione delle
innumerevoli attività imprenditoriali presenti nella Silicon Valley americana
testimonia proprio questo aspetto.
All’interno
del nostro gruppo più volte abbiamo definito e definiamo la disoccupazione e la
precarietà come ‘categorie’ asessuate, trasversali ad ogni età anagrafica, ad
ogni inquadramento contrattuale e merceologico.
La
disoccupazione colpisce con la strategia dei cosiddetti ‘tagli lineari’ tanto reclamizzati e applicati nel concetto
della ‘spending review’.
La
composizione del nostro gruppo riflette tutto ciò. Il nostro gruppo non è
quindi formato da soli over 50, o under 40, da soli uomini o da sole donne, da
soli ex lavoratori dipendenti o da soli lavoratori autonomi. Siamo un gruppo
eterogeneo e variegato per esperienze, professionalità , cultura e impostazione;
ma ci accomuna la rivendicazione che il lavoro è un diritto dei singoli verso
la collettività e la volontà di tornare ad essere lavoratori che onestamente
vogliono vivere del proprio lavoro.
Nella
nostra piattaforma questo è ben identificato dove diciamo che
“Siamo
lavoratori attualmente privi di occupazione, provenienti da aziende chiuse, da
licenziamenti individuali e collettivi,da situazioni di precarietà,dal mondo
della scuola, pensionati e lavoratori attivi…”
Pensiamo
infatti che il problema occupazionale debba essere affrontato in relazione
alle fasce di età perché se comune è la condizione di non lavoro e di
precarietà, diverse devono essere le strategie e le ricette di intervento se
davvero si vuole combattere questo fenomeno.
Gli
effetti e gli impatti che disoccupazione e precarietà producono su ognuno di
noi sono poi diversi in relazione al tipo di reazione che questa situazione
genera e scatena singolarmente anche dal punto vista emotivo e morale.
La Rassegna Stampa della crisi : Sabato 16 Novembre
Reefer, Fac : scritta la parola Fine, Museo della pellicola, Mostra su APE, Fondi per manager senza lavoro, La regione affida i boschi ai privati.
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venerdì 15 novembre 2013
La Rassegna stampa della crisi : Venerdì 15 Novembre
Cabur, Reefer, incidente sul lavoro Finalpia, Manifestazione del 14 Novembre a Savona, Sanità a rischio esuberi
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giovedì 14 novembre 2013
Giovedì 14 Novembre : Sciopero e presidio sotto la prefettura di Savona
Dopo averci tolto il lavoro
ora ci tolgono anche gli ammortizzatori sociali che spesso, nonostante siano
stati autorizzati, non vengono coperti da un adeguato finanziamento.
E noi,
con cosa diamo da mangiare ai nostri figli?
Disoccupazione, precarietà,
salari da fame, incremento di imposte e tasse , ci hanno sprofondato nella
povertà mentre i ricchi e le banche guadagnano sempre di più.
Gli accordi tra governi e
parti sociali avallano le scellerate scelte sul lavoro che espellono gli over
cinquanta , relegano i più giovani in una condizione di nuovo schiavismo
flessibile e portano al 'default' milioni di persone.
Ci
sono soldi per aerei e portaerei, guerre in ogni parte del mondo, partiti ed
auto blu, pensioni d'oro e parate militari, salvataggi di banche e finanziarie
truffatrici
Ma per il lavoro e
per i lavoratori tutti dicono
che i soldi non ci
sono più.
Le politiche di questi anni hanno prodotto
in provincia di Savona una disoccupazione di massa del 25% e 28.000 persone in cerca di occupazione.
La disoccupazione non è una piaga
inevitabile; ma una conseguenza delle politiche economiche finalizzate a
garantire il profitto di pochi.
La nuova legge
finanziaria aumenta il massacro sociale
e non prevede alcun intervento nelle politiche attive sul lavoro a salvaguardia
dei milioni di disoccupati e precari,il
cui numero aumenta ogni giorno.
Non ci si oppone veramente
a queste politiche con 4 ore di sciopero e chiedendo la detassazione dei premi
di produttività,
innalzando così lo
sfruttamento di chi ha ancora un posto di lavoro e condannando disoccupati,
precari, cassaintegrati e lavoratori in mobilità alla povertà.
Non accettiamo che ci si dica che il lavoro
non c’è, che occorre aspettare e attrarre investimenti diminuendo il costo del
lavoro e le condizioni lavorative.
E’ ORA DI DIRE
BASTA CON QUESTE POLITICHE!!!!!!!!
Il lavoro è un diritto
collettivo
Il Lavoro c'è , manca la
volontà politica di un intervento
che risponda alle reali
necessità collettive e traguardi la piena occupazione.
NOI LO RIVENDICHIAMO
mercoledì 13 novembre 2013
La Rassegna Stampa della Crisi : Mercoledì 13 Novembre
Cabur,Ferrania Solis, Ferrania Technologies,Ferrania Farma, Toshiba,Piaggio,Treni, Fisco e Salari
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martedì 12 novembre 2013
La Rassegna Stampa della Crisi : Martedì 12 Novembre
Sciopero del 14 Novembre, cassa in deroga, Piaggio, Economia Ligure : in calo export e occupati
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lunedì 11 novembre 2013
La Rassegna Stampa della Crisi : Lunedì 11 Novembre
Cabur, Sciopero treni, Cassa in deroga, Italia al 32° posto nel 'Prosperity index'
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domenica 10 novembre 2013
La Rassegna Stampa Della Crisi : Domenica 10 Novembre
Bombardier, Baglietto, Piaggio, OMG , Finanziaria Regionale, Fincantieri : Allame tra gli 'esodati'
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La Rassegna Stampa Della Crisi : Sabato 9 Novembre
Cabur, Teknoservice, Baglietto, Savona . I Camalli,Bando Comune di Celle Ligure, Sciopero dei Porti, Trasporto Ferroviario
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venerdì 8 novembre 2013
Congratulazioni Mimmo
Premio giornalistico Vergani al 'savonese' Mimmo Lombezzi
Per un servizio sugli ex operai Alfa Romeo
dettagli articolo
PiazzettaVergani
Da tutto il nostro collettivo : "Complimenti Mimmo e grazie ancora per il supporto"
La Rassegna stampa della crisi : Venerdì 8 Novembre
Cabur,Reefer,Diritto allo studio: Taglio dei contributi,Sanzone : libri in tribunale,Chiude Agnesi,sciopero dei porti,Treni per pendolari : i tagli
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giovedì 7 novembre 2013
Oggi Giovedì 7 Novembre intervista con RAI 3 sulla mostra Ape al Molo 8.44
Questa mattina con una troupe di RAI 3 abbiamo effettuato una lunga intervista presso la Mostra su APE in svolgimento al Molo 8.44 di Vado Ligure.
Il servizio completo andrà in onda sabato 9 Novembre alle ore 12.25 nel settimanale di approfondimento.
Abbiamo avuto modo di intervenire in modo forte e significativo.
Da questo palco abbiamo rilanciato il nostro messaggio e la nostra determinazione.
La cosa non dovrebbe passare inosservata e costituisce una nuova tappa importante del nostro progetto.
Abbiamo nuovamente occupato in modo intelligente e preciso gli spazi di cui disponiamo e che ci siamo guadagnati con impegno e costanza.
Il servizio completo andrà in onda sabato 9 Novembre alle ore 12.25 nel settimanale di approfondimento.
Abbiamo avuto modo di intervenire in modo forte e significativo.
Da questo palco abbiamo rilanciato il nostro messaggio e la nostra determinazione.
La cosa non dovrebbe passare inosservata e costituisce una nuova tappa importante del nostro progetto.
Abbiamo nuovamente occupato in modo intelligente e preciso gli spazi di cui disponiamo e che ci siamo guadagnati con impegno e costanza.
La Rassegna Stampa della crisi : Giovedì 7 novembre
Fac,OMG,incendio Cartiera di Murialdo,a ottobre 400 disoccupati in più,Pazienti e clochard scavano,
Loano : 400 domande per due posti, nuovi poveri crescono..,Giovedì 14 novembre sciopero di 4 ore, sciopero dei porti
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Loano : 400 domande per due posti, nuovi poveri crescono..,Giovedì 14 novembre sciopero di 4 ore, sciopero dei porti
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mercoledì 6 novembre 2013
martedì 5 novembre 2013
La Rassegna stampa della crisi : Martedì 5 Novembre
Cabur, Cantieri Rodriquez, Infortunio alla OMG,Pulizia fiumi : perchè non utilizzare i disoccupati ?,Indagine SWG tra gli under 30
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lunedì 4 novembre 2013
domenica 3 novembre 2013
Oggi la Cabur , domani chi ?
Esprimiamo
solidarietà concreta ai lavoratori della Cabur di Altare che sono in
lotta per difendere il proprio posto di lavoro.
Non
ci permettiamo di entrare sugli aspetti della piattaforma
rivendicativa che stanno portando avanti ,nè abbiamo la presunzione
di indicare strategie.
Cabur
si aggiunge alla lunghissima lista di aziende provinciali nelle quali
è aperta una vertenza occupazionale. Questa lista si aggiunge a
quella, altrettanto lunga,di aziende che dopo percorsi più o meno
lunghi sono state chiuse definitivamente.
Venerdì
1 Novembre dalle colonne dei quotidiani locali, il presidente della
camera di commercio di Savona, annunciava che 1 savonese su 4 ,cioè
il 25%
,non lavora perchè 'il lavoro manca'.
Le
cifre devastanti della crisi e della disoccupazione provinciale sono
supinamente accettate come un dogma, così come le parole del
presidente della camera di commercio di Savona.
Alle
belle parole proferite al tavolo provinciale sull'emergenza lavoro di
Luglio le uniche cose concrete accadute sono state altre
chiusure,altri licenziamenti, altri percorsi di cassa integrazione e
mobilità.
Quella
che oggi viene definita genericamente 'crisi' genera un effetto
domino su altri comparti economici, dal terziario al commercio.
I
numeri provinciali,regionali e nazionali legati alla cosiddetta
‘crisi’
paiono confermare sempre più chiaramente che la riduzione
occupazionale sia una strategia imprenditoriale giocata al riparo
della crisi globale ormai accettata da tutti.
E'
logico domandarsi dove questa strategia ci porterà, e soprattutto
fino a quando il tessuto socio-economico provinciale, regionale e
nazionale potrà ancora reggere.
Il
canovaccio delle vertenze svolte esclusivamente sul ricorso agli
ammortizzatori sociali per periodi più o meno lunghi,accettando di
fatto e per dogma la riduzione occupazionale,può essere una
strategia di prospettiva per il territorio e per i lavoratori ?
L'aumento
del 30% delle ore di Cassa integrazione nei primi sei mesi del 2013 e
l'aumento delle chiusure di imprese pongono il savonese tra le zone
più depresse del paese.
La
settorializzazione delle lotte non è una risposta ad una situazione
generalizzata purtroppo ben più grave.
La
Politica, oltre a non farsi trovare, continua a sfornare
provvedimenti che alimentano la disoccupazione la precarizzazione e
l'impoverimento di milioni di persone e di famiglie.
Un
paese che sceglie di sacrificare le proprie risorse, le proprie
intelligenze, i giovani, il proprio patrimonio tecnico e culturale
alla speculazione bancaria, finanziaria ed economica, che sperpera
risorse pubbliche negli armamenti e in opere faraoniche inutili, è
un paese che nega un futuro ai propri cittadini.
Per
questo non accettiamo che ci si dica che il lavoro non c’è, che
occorre aspettare e attrarre investimenti diminuendo il costo del
lavoro e le condizioni lavorative.
E'
ora di dire basta alla strategia del massacro sociale ed economico
del paese.
La Rassegna stampa della crisi : Domenica 3 Novembre
La Cassa integrazione aumenta del 30%, Mostra APE al molo 8.44, Università
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venerdì 1 novembre 2013
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