domenica 29 dicembre 2013
Savona Presidio antifascista di Sabato 28 Dicembre : Interviste e commenti
Savona Piazza Sisto : Interviste e commenti al presidio antifascista di Sabato 28 Dicembre
giovedì 26 dicembre 2013
Sabato 28 Dicembre ore 15.00 presidio Antifascista Piazza Sisto Savona
I Motivi della nostra adesione
martedì 24 dicembre 2013
La Rassegna Stampa Della Crisi : Martedì 24 Dicembre
FAC,Ferrania Film, Aree Piaggio, Reefer, Officine Vadesi, Teknoservice, Commercio a Vado, Cassa in Deroga, Studenti a Scuola il primo giorno di vacanza,La Manovra Finanziaria
Scarica la Rassegna Stampa Completa
Con i migliori auguri di Buone Feste,
per quanto possibile!!!
Scarica la Rassegna Stampa Completa
Con i migliori auguri di Buone Feste,
per quanto possibile!!!
lunedì 23 dicembre 2013
EMERGENZA LAVORO. Testo del volantino distribuito il 23 Dicembre ad Albisola
EMERGENZA LAVORO
Dopo averci tolto il lavoro ora ci tolgono anche gli
ammortizzatori sociali che spesso, nonostante siano stati autorizzati, non vengono coperti da
un adeguato finanziamento.
E noi, con cosa diamo
da mangiare ai nostri figli?
Ci sono soldi per aerei e portaerei, guerre in ogni parte
del mondo, partiti ed auto blu, pensioni d'oro e parate militari, salvataggi di banche e
finanziarie truffatrici, multe da
pagare all'Unione europea per inadempienze di ogni sorta.
Ma per il lavoro e
per i lavoratori i soldi non ci sono più.
In provincia di Savona siamo più di 28.000 in cerca di
occupazione.
La pensione è sempre più lontana e ridotta negli importi.
La pressione fiscale aumenta e per rispettare le politiche
di pareggio dei bilanci tagliano tutti i servizi pubblici.
Che prospettive hanno gli ex lavoratori della Fac, della
Ferrania, dell'OCV, dell'Isoltermica, Della Saint-Gobain, della Fruttital, della
Reefer e delle decine di imprese in crisi facenti parte di una lista che ogni
giorni si allunga?
Che prospettive hanno i giovani che escono dalle scuole e
tutti i precari che lavorano un giorno si e tre no?
Politici e sindacalisti di mestiere, dopo averci tenuti
divisi a combattere una battaglia che era impossibile vincere con le nostre singole forze, ci
trascinano da un incontro
all’altro senza obiettivi e sempre più scoraggiati.
Noi abbiamo deciso di dire basta e ci stiamo autorganizzando
per rivendicare il lavoro come un diritto, per il quale vogliamo siano
dirottate tutte le risorse disponibili.
IL LAVORO DEVE ESSERE
L’EMERGENZA PRIORITARIA!
Abbiamo pertanto deciso di essere al fianco di tutti coloro
che, come voi oggi, lottano per il mantenimento del proprio posto di lavoro, non
per mera solidarietà ma perché siamo
CONSAPEVOLI CHE SOLO
UNITI SI PUÒ VINCERE!
domenica 22 dicembre 2013
La Rassegna Stampa Della Crisi : Domenica 22 Dicembre
FAC,Teknoservice, CIG : quota 1 miliardo di ore, Bombardier, Regione Liguria : Indennità Emotiva, Ferrania Solis, Studenti : Sciopero al contrario, Disoccupati in Cooperativa per uliveti, Ospedale di Cairo, Varazze accorpati uffici
Scarica la Rassegna Stampa Completa
Scarica la Rassegna Stampa Completa
sabato 21 dicembre 2013
Da FAC Patrimonio Albisolese
A TUTTA LA
POPOLAZIONE ALBISOLESE E NON CHIEDIAMO,CON TUTTO IL CUORE, DI UNIRSI A
NOI.
IL 31
GENNAIO 2014 SAREMO TUTTI LICENZIATI, 130 PERSONE A SPASSO, INTERE FAMIGLIE
SENZA UN LAVORO, NEGLI ULTIMI MESI MOLTI NEGOZI HANNO CHIUSO IN ALBISOLA, APPENA
FINIRANNO GLI AMMORTIZZATORI SOCIALI, TUTTI, PURTROPPO RISENTIRETE ULTERIORMENTE
DELLA MANCANZA DI LIQUIDITA' CIRCOLANTE. LA FAC E' UNA FABBRICA STORICA DELLA
NOSTRA CITTA', 2 ANNI FA' QUANDO E' STATA CHIUSA
PER UNA GESTIONE EVIDENTEMENTE LACUNOSA, AVEVA ANCORA MOLTISSIMI ORDINI A
PORTAFOGLIO. E' STATA CHIUSA UN' AZIENDA CHE AVEVA DEL LAVORO, NON UNA FABBRICA
DECOTTA.
Appuntamento il giorno lunedi 23 Dicembre ore 9,45 lo stabilimento FAC. GRAZIE GRAZIE GRAZIE ANTICIPATAMENTE.
Appuntamento il giorno lunedi 23 Dicembre ore 9,45 lo stabilimento FAC. GRAZIE GRAZIE GRAZIE ANTICIPATAMENTE.
La Rassegna Stampa Della Crisi : Sabato 21 Dicembre
Autogrill San Cristoforo, Chirurgia Protesica, Albenga : Ortopedia Privata, IAL, Fotovoltaico, Addizionale IRPEF, TASI
Scarica la Rassegna Stampa Completa
Scarica la Rassegna Stampa Completa
giovedì 19 dicembre 2013
Il diritto al lavoro e alla sopravvivenza è questione di democrazia e di libertà
Il diritto
al lavoro e alla sopravvivenza è
questione di democrazia e di libertà
(testo del volantino con il quale saremo al presidio Antifascista di Venerdì 20 Dicembre in Piazza del Popolo organizzato dal Comitato Antifascista di Savona)
La storia Italiana ed
Europea dimostra chiaramente che il disagio sociale è sempre stato terreno
fertile per veicolare svolte totalitarie ademocratiche.
Da alcuni anni in
Italia, come in Europa, milioni di persone sono respinte nel baratro della
povertà,della mancanza di prospettive, della precarietà,della disoccupazione di
massa e della disperazione.
Ciò è stato realizzato
in nome e per conto di leggi economiche e finanziarie che hanno demolito il
patto sociale che aveva retto i rapporti economico-sociali del secolo scorso.
Questo è avvenuto anche in Italia grazie alle
sciagurate politiche sul lavoro, grazie alla riforma Fornero, alla
precarizzazione di massa , alla contrazione dei diritti collettivi, cui sono
seguiti l’inserimento in costituzione del pareggio di bilancio, l’accettazione
supina del concetto di spending review, della schiavizzazione del lavoro,del
ricatto occupazionale.
Queste politiche hanno
prodotto circa 30.000 disoccupati nella provincia di Savona e circa otto
milioni in tutta Italia. Nell’attuale scenario di disgregazione sociale ogni
giorno le tasse locali cambiano nome e aumentano negli importi.
Nei giorni scorsi, che
lo si voglia ammettere o no, nelle piazze italiane è andato in scena il disagio
sociale prodotto da queste politiche, disagio che è stato intercettato e
orchestrato anche da frange estremistiche della destra organizzata.
Una reale inversione di
rotta nelle politiche economiche e sociali di
questo paese è l’unica risposta concreta alle temute e pericolose derive
totalitarie e fascistoidi, che hanno tentato di porsi a capo del malessere
sociale che da tempo covava sotto la cenere.
Ridare potere d'acquisto a lavoratori e pensionati, garantire
la sopravvivenza e il diritto ad un
lavoro dignitoso è questione di democrazia e di libertà.
La vertenza per il lavoro non è più rimandabile
Un
paese che sceglie di sacrificare le proprie risorse, le proprie intelligenze, i
giovani, il proprio patrimonio tecnico e culturale alla speculazione bancaria,
finanziaria ed economica, che sperpera risorse pubbliche negli armamenti e in
opere faraoniche inutili, un paese che
nega un futuro ai propri cittadini apre inesorabilmente le porte a quelle
pericolose derive totalitarie alle quali tutti oggi si dicono contrari.
La Repubblica riconosce a tutti i
cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo
questo diritto.
Ogni
cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria
scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o
spirituale della società.
VOGLIAMO LAVORO E LO
VOGLIAMO SUBITO
La Rassegna Stampa della crisi : Giovedì 19 Dicembre
Reefer, Piaggio, Amianto, Ingegneria finanziaria, Liguria anziana : lavora 1 su 3
Scarica la rassegna stampa completa
Scarica la rassegna stampa completa
mercoledì 18 dicembre 2013
La Rassegna Stampa della Crisi : Mercoledì 18 Dicembre
Fac, Ferrania Solis, Reefer, Rodriquez, IAL, Treni pendolari, Imposte e Tasse, Stangata sui parcheggi
Scarica la Rassegna Stampa Completa
Scarica la Rassegna Stampa Completa
martedì 17 dicembre 2013
La Rassegna Stampa Della Crisi : Martedì 17 Dicembre
Cartiera Murialdo, Borse di stdio, ex Solimano, Piaggio, Sciopero TPL, Studenti di Medicina, Trasporto Ferroviario e Pendolari
Scarica la Rassegna Stampa Completa
Scarica la Rassegna Stampa Completa
lunedì 16 dicembre 2013
domenica 15 dicembre 2013
La Rassegna Stampa della crisi : Domenica 15 Dicembre
Centrale del latte di Savona, Fac, Piaggio, Compagnie portuali, Sciopero Trasporto, Buoni Postali
Sacrica la rassegna stampa completa
Sacrica la rassegna stampa completa
sabato 14 dicembre 2013
Forconi o presunti tali : contraddizioni e composizione viste da dentro.
Abbiamo
riportato questo articolo per sottolineare come ciò che noi abbiamo
fatto nelle giornate di Martedì 10 Dicembre, a seguito dell'incontro
in Provincia, non senza un acceso confronto, sia una posizione ed un
comportamento che hanno seguito anche altri collettivi in questi
giorni.
Anche
noi come altri abbiamo deciso di “sporcarci
le mani” e abbiamo “immerso le mani nella merda” già Martedì
10 Dicembre.
Abbiamo addirittura fatto volantinaggio, perchè le condizioni
Savonesi non erano né quelle di Torino ,di Milano o di Ventimiglia.
Nella
mattinata di Giovedì 12 dicembre, siamo tornati a titolo personale, senza
striscione e senza volantini; ma siamo andati a sentire e a parlare
con quei giovani che erano presenti e parlavano al microfono.
Alcuni
di noi hanno parlato, sempre a titolo personale, dal quel palco
improvvisato, esponendo le cause, le ragioni per le quali molti si
trovano nelle nostre condizioni di disoccupazione,indicando anche
obiettivi e strategie di lotta (legge Fornero,precarietà,mancanza di
prospettive), parlando anche di resistenza, antifascismo e libertà di
manifestare le proprie opinioni e di saper riconoscere i nemici.Tutto
ciò avveniva anche suscitando applausi e consensi da parte dei
presenti.
Piazza
difficilissima, che rispecchia i tempi di oggi. Esserci è stato un atto di
coraggio.Prendere la parola ancora di più, nel tentativo di non
abbandonare la piazza alle regie occulte.
Un
atto di coraggio e di acume politico che non riscontra eguali nello
scenario savonese, neppure da parte di quelle associazioni o partiti
che hanno dato vita in questi giorni ad un cartello che non è mai
andato oltre la condanna e l'etichettatura dal balcone di ciò che
stava accadendo nella piazza.
Le
impressioni che abbiamo avuto collimano in pieno con quelle del
collettivo di Rho,tanti i giovani e sicuramente non tutti fascisti.
Giovedì
mattina nostri compagni hanno impartito una grande lezione di
politica , di sindacalismo e di movimento operaio e di antifascismo.
Grazie
a quei compagni che questa lezione ce la hanno declinata.
La Rassegna Stampa Della Crisi : Sabato 14 Dicembre
Cartiera Murialdo,Fac,Tavolo Ministeriale Savona, Esodati, Piaggio, Tredicesime, Tirreno Power : La Regione chiede i danni ai comitati no-centrale
Scarica la Rassegna Stampa Completa
Scarica la Rassegna Stampa Completa
venerdì 13 dicembre 2013
La Rassegna Stampa della crisi : Venerdì 13 Dicembre
Scuole Professionali, Piaggio, Ciet, Imu-Tasi, Forconi Savona, Coop della logistica
Sacrica la Rassegna stampa completa
Sacrica la Rassegna stampa completa
La Rassegna Stampa della Crisi : Giovedì 12 Dicembre
Sciopero TPL, Comitato sanitario, Incidente Monfer, Vertenza Lidl, Edilizia
Scarica la Rassegna stampa completa
Scarica la Rassegna stampa completa
La Rassegna stampa della crisi : Mercoledì 11 Dicembre
Turismo, Ferrania Color, Crisi dell'Edilizia, Cantiere Ceriale, Bombardier
Scarica la Rassegna Stampa Completa
Scarica la Rassegna Stampa Completa
La Rassegna stampa della crisi : Martedì 10 Dicembre
Monfer : incidente sul lavoro, Fac, Centrale del Latte di Savona, Bombardier
Scarica la Rassegna stampa completa
Scarica la Rassegna stampa completa
mercoledì 11 dicembre 2013
Savona, in Provincia oltre 30mila persone disoccupate o in mobilità
Rispetto all’ottobre 2012 l’aumento è stato di 4.363 unità, pari al 18%
Da savonanews
Sfiora
complessivamente quota 30 mila la somma degli iscritti ai Centri per
l’impiego e delle persone in mobilità in provincia di Savona. Si
tratta di un nuovo record della disoccupazione, toccato a fine
ottobre secondo i dati elaborati dall’Osservatorio provinciale sul
Mercato del Lavoro. Le iscrizioni nei Centri di Savona, Albenga e
Carcare sono salite a 28.185, di cui 15.288 donne e 12.897 uomini.
Rispetto all’ottobre 2012 l’aumento è stato di 4.363 unità,
pari al 18%. La sensibile crescita tra settembre e ottobre 2013 è da
imputare alle nuove iscrizioni causate dalla conclusione dei
contratti stagionali legati soprattutto al turismo e al commercio. Il
flusso dei nuovi disoccupati in ottobre (1.860 unità) è tuttavia
sensibilmente superiore a quanto si era registrato nel mese di
ottobre degli anni precedenti: 1.497 unità nel 2010, 1.570 nel 2011,
1.750 nel 2012.
Suddivisi per stato occupazionale, i disoccupati propriamente detti sono 20.463, gli inoccupati 5.530, gli occupati precari 1.351, gli occupati in cerca di altra occupazione 596, i sottoccupati 245. Gli iscritti alle liste di mobilità sono diminuiti tra l’ottobre 2012 e 2013 di 320 unità, da 2.066 a 1.746, ma si tratta di un calo dovuto non a riassorbimento nel mercato del lavoro, ma alla scadenza temporale dell’iscrizione alle liste.
Il numero dei contratti di lavoro dipendente in essere, nella provincia di Savona, a fine ottobre 2013 è pari a 58.832, con una diminuzione di 980 unità rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Unico dato in forte e positiva controtendenza è quello relativo alla cassa integrazione. Nel mese di ottobre l’Inps provinciale ha autorizzato 200.540 ore complessive, tra cassa ordinaria, straordinaria e in deroga. Nell’ottobre 2012 le ore autorizzate viaggiavano a quota 650 mila, di cui circa 420 mila relative alla sola cassa straordinaria
Suddivisi per stato occupazionale, i disoccupati propriamente detti sono 20.463, gli inoccupati 5.530, gli occupati precari 1.351, gli occupati in cerca di altra occupazione 596, i sottoccupati 245. Gli iscritti alle liste di mobilità sono diminuiti tra l’ottobre 2012 e 2013 di 320 unità, da 2.066 a 1.746, ma si tratta di un calo dovuto non a riassorbimento nel mercato del lavoro, ma alla scadenza temporale dell’iscrizione alle liste.
Il numero dei contratti di lavoro dipendente in essere, nella provincia di Savona, a fine ottobre 2013 è pari a 58.832, con una diminuzione di 980 unità rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Unico dato in forte e positiva controtendenza è quello relativo alla cassa integrazione. Nel mese di ottobre l’Inps provinciale ha autorizzato 200.540 ore complessive, tra cassa ordinaria, straordinaria e in deroga. Nell’ottobre 2012 le ore autorizzate viaggiavano a quota 650 mila, di cui circa 420 mila relative alla sola cassa straordinaria
martedì 10 dicembre 2013
L'ARROGANZA DEL POTERE SI MANIFESTA QUOTIDIANAMENTE
Martedì 10 Dicembre alle ore 11 ,nella sede della Provincia di Savona si è riunito il Tavolo Tecnico per il Lavoro, di cui fanno parte amministratori locali come espressione delle forze politiche, sindacati e rappresentanti dell'economia locale.
Noi
disoccupati che da tempo abbiamo cominciato ad auto-organizzarci,
poiché abbiamo perso la fiducia in questi soggetti visto che tra
tutti non sono stati capaci di impedire lo stillicidio di chiusure di
fabbriche e di perdite di posti di lavoro fino a portarci ad essere
più di 28.000 solo nella nostra provincia, non siamo stati accettati
al tavolo.
PARLANO
DI NOI, DEI NOSTRI PROBLEMI, MA AL TAVOLO NON CI VOGLIONO!
Noi
riteniamo che questo atteggiamento sia inaccettabile e che debba
cessare.
In
questi giorni migliaia di cittadini, studenti, lavoratori,
pensionati, disoccupati, piccoli commercianti ed artigiani stanno
manifestando per le strade contro questa classe dirigente che è
sempre più lontana dalle nostre esigenze, dai nostri problemi, da
qualsiasi proposta concreta di via di uscita da una crisi i cui costi
sono diventati insostenibili.
La
spontaneità della partecipazione della maggior parte di essi e la
condivisione di molti degli obiettivi che esprimono negli interventi,
urlati con rabbia ai microfoni di improvvisati service o nei
dibattiti tra la gente che bloccano, ci portano a pensare che ci
troviamo di fronte alla stessa controparte.
A
fronte di questo alcuni aspetti delle manifestazioni di questi
giorni ci preoccupano molto, dai prolungati blocchi stradali che
penalizzano altri ignari cittadini, anche loro già vessati
quotidianamente e che non sono certamente responsabili di questa
situazione, alla indeterminazione di una protesta che non fa
comprendere chiaramente quale prospettiva si dia alla lotta,.
Ciononostante
cogliamo l'occasione per rivolgerci a chi oggi è in piazza per
denunciare che anche noi disoccupati siamo impegnati in una battaglia
comune, contro un governo che favorisce banche e speculatori facendo
pagare ai più deboli un prezzo inaccettabile, contro una classe
politica che non ci rappresenta più, contro un sistema di alleanze,
anche a livello locale, teso a perpetuare indefinitamente i suoi
privilegi.
I
disoccupati savonesi che si riconoscono nell'Unione dei Senza Lavoro
invitano la popolazione oggi in piazza a sostenere la loro vertenza
anche quando la protesta sarà finita, perchè la lotta è un mezzo,
ma l'obiettivo deve essere una inversione di rotta che,
ridando potere d'acquisto a lavoratori e pensionati getti le basi per
una ripresa dell'economia.
Nel
frattempo ricordiamo a tutti che la vertenza per il lavoro non può
avere tempi lunghi, perchè senza lavoro non potremo mantenere le
nostre famiglie:
lunedì 9 dicembre 2013
La Rassegna stampa della crisi : Lunedì 9 Dicembre
Ferrania Solis, Camalli, Richieste alloggi Arte, Forconi, Liguria : Troppi ricoveri ed esami, Nuovi orari FS, Stretta creditizia, Usura etassi illegittimi : enti locali e derivati.
Scarica la rassegna stampa completa
Scarica la rassegna stampa completa
domenica 8 dicembre 2013
La Rassegna Stampa della Crisi : Domenica 8 Dicembre
Funerale della Cartiera di Murualdo, Centrale del latte di Savona, Rodriquez, Forconi, Vendita Immobili della Regione Liguria.
Scaricala rassegna stampa completa
Scaricala rassegna stampa completa
La Rassegna Stampa Della Crisi : Sabato 7 Dicembre
Cartiera Bormida : Cala Il Sipario, Centrale del latte di Savona, Ferrania : Provocazione di Briano, Italiana Coke, Piaggio, Reffer, Fruttital, Schialpi e infelici, Rapporto Censis
Scarica la Rassegna stampa completa
Scarica la Rassegna stampa completa
sabato 7 dicembre 2013
Cartiera Bormida di Murialdo Sabato 7 Dicembre : Il Nostro Intervento
Siamo
qui oggi, come collettivo, a stigmatizzare anche in modo colorito, la chiusura
definitiva di un altro sito industriale della provincia di Savona.Sito che ha
caratterizzato l'economia del comune di Murialdo,della provincia di Savona, che
ha rappresentato uno sbocco occupazionale per molti lavoratori.
Si conclude così un'altra vertenza ,che
come altre, Ferrania Technologies,fac,OCV,Cartiera di Varazze, e altre che
sarebbe troppo lungo elencare, hanno generato e generano continuamente
espulsioni,licenziamenti collettivi e disoccupati, senza che si attivino
politiche adeguate sul fronte della riconversione industriale e del
riassorbimento lavorativo degli addetti.
La
mancanza totale di interventi in questa ottica e l'accettazione della
disoccupazione come 'sfrido' o 'prodotto di scarto' della gestione economica
attuale,precipita più 28.000 savonesi, e più di sei milioni di persone in
Italia, nel baratro del non lavoro, della precarietà, dello sfruttamento e
della povertà.
Questo
è il risultato e la concretizzazione delle politiche sul lavoro che sono state
portate avanti in questi anni,delle quali noi subiamo le conseguenze.
Noi
siamo qui oggi a celebrare un altro fallimento delle
politiche e delle strategie entro le quali si sono consumate tutte le crisi industriali
di questi anni. I vari accordi di programma, i vari piani per il rilancio di
questa o quella fabbrica sono tragicamente e inesorabilmente falliti;
producendo uno scenario nel quale imprese e imprenditori d’assalto fanno
scempio del tessuto economico, industriale e sociale del territorio attingendo
a piene mani anche a denari e aiuti pubblici, abbandonando migliaia di
persone al loro destino di esuberi o ‘di rifiuti’ della società.
Siamo qui a dire che la disoccupazione non
è una piaga inevitabile; ma una conseguenza delle politiche economiche
finalizzate a garantire il profitto di pochi.
Queste
politiche hanno assunto i toni della devastazione , della persecuzione sociale
ed economica con il pacco Fornero ed i provvedimenti confezionati dal cosiddetto
governo tecnico sostenuto da PDL-PD-UDC ai quali si sono silentemente adeguate
le parti sociali e sindacali confederali assicurando la pace sociale che ha
permesso di approvarle senza colpo ferire.
La
devastazione in termini occupazionali e strategici dei provvedimenti licenziati
da questo esecutivo non ha paragoni. La riforma Maroni,sulla quale si
concretizzò una ben più elevata opposizione sociale, risulta oggi poca cosa
rispetto a quella sfornata dall'esecutivo Monti-Napolitano.
Oggi
noi siamo qui anche a rappresentare e a denunciare pubblicamente lo scempio
prodotto da questi provvedimenti , e chiediamo a chi ha responsabilità di
governo a qualsiasi livello, se abbia chiaro cosa voglia dire essere
precario,disoccupato, essere condannato alla povertà a vita senza alcuna
possibilità occupazionale.
Se
abbia chiaro cosa voglia dire essere oggi un lavoratore vaucerato, il
cosiddetto prestatore d'opera a chiamata,o
essere titolare di contratti di collaborazioni occasionali accessorie.
Stiamo parlando di contratti a 10 € ora
con ritenute del 25% ,comprensivo dei contributi per la gestione
separata Inps (13%), della copertura assicurativa Inail (7%) e di una quota di
spese del servizio (5%).pari ad un netto di euro 7,50. I percettori di
ammortizzatori sociali ,mediante questi tipi di contratto, non possono superare
l'importo totale di 3.000 euro l'anno. Se abbia presente come si possa sentire
un lavoratore che va in tabaccheria a riscuotere il proprio salario da fame,
come un gratta e vinci,come una lotteria. Se abbia presente l'umiliazione alla
quale siamo sottoposti, quarantenni, cinquantenni,sessantenni,giovani, che di
questi contratti hanno bisogno. Se abbia presente i risvolti previdenziali che
queste tipologie di contratto hanno insiti. Questi contratti di caporalato e
sfruttamento schiavizzato delle persone aprono una partita previdenziale in
gestione separata, che si potrà ricongiungere con le posizioni da lavoratore
dipendente solo a 67 anni. Se si ha presente cosa significhi il superamento
della mobilità e l'entrata a regime dell'ASPI. Che dimezza i già insufficienti
livelli monetari della mobilità e ne dimezza la durata.
Se
si ha presente cosa significhi non percepire un centesimo per 5 mesi,o subire
l'ulteriore umiliazione di percepire la cassa integrazione per sorteggio come è
avvenuto per gli addetti di questa cartiera. Tutto ciò accade mentre imposte e
tasse locali,oltre a cambiare nome tutti i giorni per spargere cortine
fumogene,continuano ad aumentare.
Altresì
chiediamo come si possa pensare di continuare con una sequenza paurosa di
chiusure di siti produttivi , di espulsioni dal mondo del lavoro, di
licenziamenti collettivi che pongono la nostra provincia ad una percentuale del
25%.In fondo alle già tragiche statistiche della disoccupazione Italiana. Come
si può continuare ad asserire che ci sarà crescita con un aumento della
disoccupazione.Come si può continuare a inscenare finte crisi di governo,finte
dimissioni,finte decadenze, usate come armi di distrazione di massa , con il
fine di far passare l'aumento dell'iva e della pressione tributaria e il
massacro sociale in atto?
Come
si può continuare nella logica della spendig-review che continua a privatizzare
i servizi basilari quali scuola,sanità,trasporto pubblico,costringendo milioni
di persone come noi a non curarsi.Come si può continuare a svendere e
privatizzare il patrimonio pubblico a favore dei soliti noti generando
continuamente esuberi e licenziamenti?
Noi
una risposta a queste domande ce la siamo data, e siamo convinti che chi ha
votato e sostenuto questi provvedimenti,così come chi a questi non si è
opposto,non lo ha fatto per errore;ma lo ha fatto coscientemente,sapendo
esattamente dove questi provvedimenti andavano a colpire.
Siamo
anche qui per denunciare la completa mancanza di una strategia politica e
sindacale che abbia come obiettivo la difesa dei posti di lavoro, la loro
riconversione finalizzata al mantenimento occupazionale. Oggi si parte sempre
con l'accettare come dogma il fatto che il lavoro non ci sia per tutti, che le
crisi non possano che produrre contrazione occupazionale e precarizzazione.
Non
c'è oggi in provincia una sola crisi industriale che non abbia prodotto esuberi
e licenziamenti di massa.
Oggi
non si possono più affrontare le crisi industriali a comparti stagni, oggi la
desertificazione industriale che è sotto i nostri occhi è globale, e deve
essere affrontata con strategie globali e collettive. Non c'è più un solo
comparto industriale ed economico che stia tenendo.
Riteniamo che il problema occupazionale
debba essere affrontato in relazione alle fasce di età e sia necessario un
poderoso intervento pubblico finalizzato a garantire uno sbocco occupazionale a
migliaia di persone in stato di ‘non lavoro’.
Ci siamo dichiarati disponibili da subito a
fornire le nostre prestazioni lavorative a tutti, anche a tutte le
amministrazioni pubbliche che vorranno attivare con noi un percorso che abbia
come obiettivo l’uscita da questa nostra condizione di ‘non lavoro’.
Lasciamo alla politica il compito di
risponderci. Ma non accettiamo più che la politica risponda sempre con le
stesse 'non risposte', con le solite favole,le solite narrazioni. Se il patto
di stabilità è un vincolo, non lo abbiamo voluto noi, se la normativa non
prevede alcune azioni quali dare risposte ai disoccupati,allora quella
normativa la si deve cambiare questo è il compito della politica se la politica
vuole darci delle risposte! Trincerarsi sempre dietro la risposta non si può
perchè mancano i soldi,perchè è il patto di stabilità che lo impedisce per noi non sono più
risposte accettabili. I soldi li trovi la politica togliendoli a chi su questa
crisi continua a lucrare.
Rivendichiamo un lavoro e una occupazione,
vogliamo tornare ad essere lavoratori che onestamente vogliono vivere del
proprio lavoro.
Un paese che sceglie di sacrificare le
proprie risorse, le proprie intelligenze, i giovani, il proprio patrimonio
tecnico e culturale alla speculazione bancaria, finanziaria ed economica, che
sperpera risorse pubbliche negli armamenti e in opere faraoniche inutili, è un paese che nega un futuro ai propri
cittadini.
Non accettiamo che ci si dica che il lavoro
non c’è, che occorre aspettare e attrarre investimenti diminuendo il costo del
lavoro e le condizioni lavorative.Anche perchè la concretizzazione di queste
politiche è nei fatti di Prato,come in quelli della Tyssen di Torino,nella
continua umiliazione della parte viva del paese, che sono i lavoratori.
Serve una programmazione economica e
strategica che risponda alle reali necessità collettive traguardando la piena
occupazione.
Su
questi temi interroghiamo continuamente le amministrazioni e la politica. Oggi
noi aspettiamo da questi soggetti delle risposte. Chiediamo che ci si schieri e
si dica apertamente da che parte si sta. Se dalla parte di chi coscientemente,
scientificamente continua a raccontare che la causa dei nostri problemi sono i
privilegi di cui i lavoratori hanno goduto, o se dalla parte di chi oggi viene
escluso da qualsiasi tipo di reddito e condannato ad una 'non vita'.
Se
si sta dalla parte del patto di stabilità che condanna, come nel recente caso
della Sardegna alla devastazione del territorio,che si concretizza dopo la
speculazione, o se dalla parte delle vittime di queste scelte.
Se
si sta dalla parte dello schiavismo a chilometri zero,come dimostrano i tragici
fatti di Prato,sui quali non si dice che queste realtà fanno parte della
strategia economica e industriale perseguita in questi anni basata esclusivamente sullo sfruttamento del
lavoro,sulla demolizione del tessuto tecnico industriale e di prospettiva
collettiva a vantaggio dei soliti noti.
Dopo
che queste scelte di campo sono state fatte ad esse devono seguire delle azioni
concrete riguardo un poderoso intervento pubblico sulle politiche attive del
lavoro, della riconversione industriale e del riassorbimento lavorativo degli
addetti,attuato anche con programmi di risanamento ambientale e territoriale,
attingendo dall'enorme serbatoio dei disoccupati,dei precari, fornendo loro una
speranza di vita.
Tutto
ciò è compreso nella nostra piattaforma,in base alla quale misureremo chi sarà
davvero dalla nostra parte.
Oggi
siamo tutti ridotti in una schiavitù generalizzata e chi ha voluto ,
programmato e concretizzato tutto questo, oggi ha anche l'impudenza di
dichiarasi sconcertato da quanto successo a Prato e si dichiara solidale con le
vittime.
Schiavi
fantasmi così siamo oggi ridotti, così sono ridotti i giovani,i meno giovani, i
cinquantenni,i sessantenni. Quindi non si dica che non si sapeva! Una volta le merci prodotte dagli
schiavi si dovevano trasportare da lontano, ora la strada è più corta perché
gli schiavi li abbiamo e li produciamo in casa,come prodotto delle riforme sul
lavoro approvate,così i profitti crescono con la schiavitù a chilometro zero.
Non
possiamo tacere una profonda delusione nei confronti del teatrino della
politica partitica, che tutti i giorni alimenta e contribuisce ad aumentare il
divario con il paese reale, a sancire una
spaccatura che è ormai insanabile. Le primarie,le secondarie, le
parlamentarie, le quirinarie non ci interessano perchè non rispondono al paese
reale,cioè a noi.
Noi
non siamo un partito politico, nè lo diventeremo ;ma di politica parliamo e sul
piano della politica sul lavoro ci confrontiamo con chi con noi vorrà farlo.
Non abbiamo né sponsors né azionisti di secondo o terzo livello di qualsiasi
tipologia,politica o sindacale,nè siamo espressione partitica di questa o
quella organizzazione. Siamo persone autonome e pensanti che con la politica si
confrontano sui temi del lavoro e del non lavoro.
Noi Martedì 10 dicembre alle 10 saremo in
Provincia, sotto palazzo Nervi, ove è convocato il tavolo permanente sul
lavoro. Abbiamo chiesto di partecipare a questo tavolo come abbiamo fatto a
Luglio. Vedremo cosa ci risponderanno.Noi di cose da dire e da fare ne abbiamo
tante,una di quelle che non avremmo mai voluto fare è proprio questa, dei
funerali al paese e a noi stessi.
venerdì 6 dicembre 2013
giovedì 5 dicembre 2013
La Rassegna Stampa della crisi: Giovedì 5 dicembre
Cartiera Murialdo c'è il the end, Ferrania Tecnologies chiede 34 milioni,Nuovo isee, Piaggio rinviata la presentazione del piano indistriale,Caso Amianto, La crisi colpisce negozi e ristorazione, I Russi si comprano la Liguria, Disoccupazione giovanile : La ricetta, Brennero
Scarica la Rassegna stampa completa
Scarica la Rassegna stampa completa
mercoledì 4 dicembre 2013
La Rassegna Stampa della Crisi : Mercoledì 4 Dicembre
Bombardier, Lunedì stop dei tir, Amianto : Lavoratori senza pensione, Ial : Piano di salvataggio, Treni Acqui-Savona.
Scaricala rassegna stampa completa
Scaricala rassegna stampa completa
martedì 3 dicembre 2013
La Rassegna Stampa Della Crisi : Martedì 3 Dicembre
Reefer, Manifestazione per la chiusura della Cartiera di Murialso, Ial Verso la chiusura, Rodriquez, supplenze, 100 prof esodati, Acna, Pendolari, Dalla Regione 20 milioni alle imprese.
Scarica la Rassegna Stampa Completa
Bombardier
Scarica la Rassegna Stampa Completa
Bombardier
lunedì 2 dicembre 2013
La Rassegna Stampa della Crisi : Lunedì 2 Dicembre
Sostegno 1.500 alunni a rischio, Decreto scuola : 450 milioni alle scuole pubbliche e 480 a quelle private.
Scarica la Rassegna Stampa completa
Scarica la Rassegna Stampa completa
domenica 1 dicembre 2013
Cartiera di Murialdo : Cala il sipario
Sabato
7 Dicembre ore 11
presso la cartiera Bormida di Murialdo calerà definitivamente il
sipario sull'attività produttiva che ha caratterizzato l'economia
del comune valbormidese e che ha rappresentato uno sbocco
occupazionale per molti lavoratori.
Terminata
l'attività residuale di smantellamento delle attrezzature,eseguita
da alcuni dipendenti, e finalizzata alla vendita delle stesse,Sabato
7 Dicembre, i lavoratori della cartiera, saranno formalmente
licenziati e posti in mobilità.
Si
conclude così un'altra vertenza ,che come altre, Ferrania
Technologies,fac,OCV,Cartiera di Varazze, e altre che sarebbe troppo
lungo elencare, hanno generato e generano continuamente
espulsioni,licenziamenti collettivi e disoccupati, senza che si
attivino politiche adeguate sul fronte della riconversione
industriale e del riassorbimento lavorativo degli addetti.
La
mancanza totale di interventi in questa ottica e l'accettazione della
disoccupazione come 'sfrido' o 'prodotto di scarto' della gestione
economica attuale,precipita 28.000 savonesi, e più di sei milioni di
persone in Italia, nel baratro del non lavoro, della precarietà,
dello sfruttamento e della povertà.
L'unione
Dei Senza Lavoro parteciperà attivamente alla cerimonia ufficiale di
chiusura del sito produttivo che si svolgerà secondo questo
programma
Orazione
dell'ex direttore tecnico della Cartiera
Orazione
della ex RSU
Orazione
Unione Dei Senza Lavoro Savona
sabato 30 novembre 2013
La rassegna Stampa della Crisi : Sabato 30 Novembre
Cassa in deroga,Dati disoccupazione, Piaggio, Lavoro in Nero,Il Comune di Savona chiede aiuto ai volontari, Treni, sanità, AMT Genova.
Scarica la Rassegna stampa completa
Scarica la Rassegna stampa completa
venerdì 29 novembre 2013
La Rassegna Stampa della crisi : Venerdì 30 Novembre
Tecnocivis, Ferrania : risorge la fabbrica delle pellicole,Fac, Camusso a Savona, dati disoccupazione Savona,scioperi selvaggi amt genova
Sacrica la rassegna stampa completa
Sacrica la rassegna stampa completa
giovedì 28 novembre 2013
Giovedì 28 Novembre Incontro con il presidente della Lega delle Cooperative
Il
Presidente della Lega delle Cooperative di Savona ha ricevuto una
nutrita delegazione dell'Unione dei Senza Lavoro Savonesi.
Nel corso dell'incontro, durato quasi due ore, sono state sviscerate diverse problematiche, tese ad individuare possibili percorsi di soluzione al problema della disoccupazione che attanaglia la nostra
provincia.
Con concreta sincerità Mattia Rossi ha ribadito che l'idea della cooperazione sicuramente porta con se potenzialità da sfruttare, soprattutto se non ci si limita a ragionare solo in termini di cooperative di lavoro che offrono servizi; ma se si allarga la visione anche alle cooperative di comunità o di utenza. Tali potenzialità tuttavia non possono non fare i conti con un sistema economico in crisi e che non offre concrete prospettive di sviluppo, e non possono essere considerati come delle bacchette magiche o soluzioni immediate e salvifiche al problema occupazionale.
La Legacoop ha garantito ai disoccupati organizzati una concreta disponibilità a verificare possibili soluzioni a specifiche situazioni di crisi aziendali o a eventuali possibilità offerte da occasioni o bandi a cui ,gruppi di lavoratori in cerca di occupazione, volessero partecipare in forma collettiva.
L'Unione dei Senza Lavoro Savonesi nel ringraziare la cortese disponibilità a fatto presente che non mancherà di continuare a sollecitare tutte le forze economiche, politiche ed istituzionali sul
tema, ovviamente nell'ottica di riuscire ad ottenere una inversione dei modelli fallimentari proposti fino ad oggi, fallimenti il cui prezzo grava proprio sulle loro spalle.
Nel corso dell'incontro, durato quasi due ore, sono state sviscerate diverse problematiche, tese ad individuare possibili percorsi di soluzione al problema della disoccupazione che attanaglia la nostra
provincia.
Con concreta sincerità Mattia Rossi ha ribadito che l'idea della cooperazione sicuramente porta con se potenzialità da sfruttare, soprattutto se non ci si limita a ragionare solo in termini di cooperative di lavoro che offrono servizi; ma se si allarga la visione anche alle cooperative di comunità o di utenza. Tali potenzialità tuttavia non possono non fare i conti con un sistema economico in crisi e che non offre concrete prospettive di sviluppo, e non possono essere considerati come delle bacchette magiche o soluzioni immediate e salvifiche al problema occupazionale.
La Legacoop ha garantito ai disoccupati organizzati una concreta disponibilità a verificare possibili soluzioni a specifiche situazioni di crisi aziendali o a eventuali possibilità offerte da occasioni o bandi a cui ,gruppi di lavoratori in cerca di occupazione, volessero partecipare in forma collettiva.
L'Unione dei Senza Lavoro Savonesi nel ringraziare la cortese disponibilità a fatto presente che non mancherà di continuare a sollecitare tutte le forze economiche, politiche ed istituzionali sul
tema, ovviamente nell'ottica di riuscire ad ottenere una inversione dei modelli fallimentari proposti fino ad oggi, fallimenti il cui prezzo grava proprio sulle loro spalle.
Iscriviti a:
Post (Atom)